sabato 14 aprile 2007

La nuova Bmw M3 abbandona il classico 6 cilindri e si lascia conquistare dal V8: ne guadagna potenza e coppia, inquinando meno

Dopo la diffusione delle prime immagini ufficiali della nuova M3, adesso sono finalmente noti anche i dati tecnici del propulsore V8, che manda in pensione la soluzione a 6 cilindri, segno distintivo delle M3 di ogni tempo.
Il motore a 6 cilindri che per 15 anni ha emozionato gli appassionati esce così gloriosamente di scena. Considerando il grande successo riscosso negli anni è lecito domandarsi: “perché passare al V8 ?” Fra le cause principali bisogna annoverare le normative antinquinamento: infatti il 6 cilindri non rispettava la normativa Euro 4.
Il nuovo propulsore vanta un’architettura più compatta, con l’angolo fra le bancate (disassate di 17 mm) è di 90°, ha permesso di aumentare la cilindrata, passata da 3.2 litri a 4.0 litri e nuovi valori di potenza specifica e coppia. Sono 77 i cavalli in più (si è passati da 343 a 420 cavalli erogati a 8400 rpm) e la coppia è salita a 400 Nm (da 365) ed ora disponibile già a 3900 giri/min (piuttosto che 4900).


Nonostante l’aumento di cilindrata però, si è riusciti a ridurre il peso di ben 15 kg rispetto al motore della M3 attuale. Il basamento è stato realizzato per fusione in conchiglia a bassa pressione, mentre le pareti dei cilindri (92 mm l’alesaggio e 75,2 mm la corsa) non hanno canne supplementari ma sono realizzate portando a vivo i cristalli di silicio della lega di alluminio. L’albero motore poggia su cinque cuscinetti di banco che sono alloggiati su altrettanti inserti in ghisa ed ha manovellismi sfasati di 90°. I pistoni sono in alluminio e rivestiti internamente in ferro, mentre le bielle sono realizzate in lega di acciaio/magnesio.

Nonostante le numerose novità del nuovo propulsore, per brevità non scenderemo ulteriormente nel dettaglio, aspettando i dati dinamici della vettura. (probabilmente entro l’estate).

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